mercoledì 29 gennaio 2014

Relazione su incontro al ministero dello Sviluppo Economico del 29 01 2014





Da quanto relazionato dai manager di Electrolux emerge nella sostanza la volontà forte ad andare avanti nel progetto di "ristrutturazione" dei siti Italiani avviato da almeno 5 anni.

Dopo aver condotto in questi anni nel sito di Porcia (dove si producono lavatrici e asciugatrici) piani che hanno consentito una migliore efficienza tanto da essere considerato dalla stessa dirigenza un "esempio di eccellenza oltre il quale non è possibile andare" e nonostante si afferma che il prodotto finito sia avanzato a livello tecnologico tanto da poter vantare classi energetiche ottime (lavatrici e asciugatrici a forte risparmio energetico per l'utilizzo di pompe di calore ) e pur avendo adottato nuovi cicli di lavoro altamente efficienti e ristrutturato linee di montaggio aumentato le automazioni, affermano la volontà à dismettere lo stabilimento e spostare tutta la produzione nelle fabbriche presenti nell'est Europeo ( Olawa ).

Stessa sorte, seppur con tempi diversi e nonostante un investimento di 23ML di €, toccherebbe anche alla fabbrica di Susegana. Questo è verosimilmente indice di quanto gli investimenti illustrati e previsti anche nei restanti 2 stabilimenti di Forlì (28ML In 3 anni) e Solaro (40ML In 3 anni) possano NON tradursi in stabilità occupazionale futura e comunque Electrolux presenta esuberi anche nei 3 stabilimenti che non intende chiudere.

SOLARO
A fronte di investimenti per 40ML di € nel triennio 2014/2017. Electrolux intende effettuare modifiche sostanziali di processo in area montaggio attraverso l'istallazione di nuovi collaudi funzionali allo Scopo di migliorare la qualità del prodotto finito e di migliorarne l'efficienza in termini di costi. Intende modificare le linee di montaggio aumentando le automazioni, "bilanciando" i cicli di lavoro i cui cicli produttivi orari verranno portati a 90pz/h in tutte le linee.
Verrà rinnovato il prodotto sull'intera gamma per puntare a consolidare la propria presenza nei mercati Americani e in tutti quei mercati in cui è possibile posizionare apparecchiature di alto di gamma. Da questo Electrolux Si aspetta Un ritorno in termini di volumi pari a 850.000 Pz /anno.
Permangono esuberi pari a 182 unità a 8 ore che scendono a 56 unità in regime di 6 ore "Secco".
Al di la di questi piani che Electrolux ha suddiviso per stabilimento, spigandone i dettagli, emerge con prepotenza, la richiesta di ridurre notevolmente i costi dei propri addetti (che stimano in un -8% paria 130 € al mese netti). Differenti i calcoli sindacali (non confutati da Electrolux in fase di replica) nei quali si conferma tutto quanto già noto: erosione dei diritti, aumento delle cadenze, stabilizzazione dell'utilizzo delle 6 ore anche In assenza di strumenti a sostegno del reddito che fanno precipitare gli stipendi vertiginosamente portandoli a 850 euro al mese.
Particolare scetticismo è stato mostrato da tutti i livelli istituzionali presenti al tavolo di confronto circa l'assenza di Un piano industriale fornito da Electrolux.
Da Segnalarsi forte disponibilità delle istituzione a fornire tutti gli aiuti necessari in presenza di un piano industriale e la rinuncia al progetto di dismissione del sito di Porcia oltre che alla rinuncia alla puntigliosità ad affrontare solo il tema del costo del lavoro (Che resta nonostante tutto il tema focale di Electrolux).
Da segnalarsi aiuti di stato già versati negli anni ad Electrolux oltre che parecchi "miliardi di lire" Stanziati dalla regione Veneto in fase di acquisizione dell'allora Zanussi.
Fiom ha chiesto che la vertenza prosegua presso la presidenza del consiglio.
Nel nostro intervento, in sintonia con la segreteria nazionale della FIOM abbiamo chiesto che la vertenza PROSEGUA presso la presidenza del consiglio e da subito il massimo impegno delle istituzioni al fine di far pressioni su Electrolux affinché abbandoni le proprie politiche sul reddito che sono inaccettabili per i lavoratori.
Seguiranno altri incontri sempre al Ministero dello sviluppo Economico.

In conclusione ci pare di poter affermare che Electrolux voglia arrivare verso quanto già proposto dalla Confindustria di Pordenone.


Le rsu flmu-cub di Solaro presenti al Ministero
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