mercoledì 5 febbraio 2014

Electrolux: la lotta dei lavoratori da i primi risultati

ELECTROLUX RACCONTA BUGIE


Ieri al Senato, l’AD di Electrolux, ha smentito le notizie, da lui stesso comunicate all’incontro con il Ministero delle attività industriali ed avanzate dalla Confindustria di Pordenone.
Infatti il 10 gennaio, l’Unione Industriale di Pordenone, dopo il lavoro di una commissione, composta da Treu (ex ministro dei governi Dini, Prodi e D’Alema), da Illy (ex sindaco e presidente provinciale di area centro sinistra) dal senatore Castro( Berlusconiano) e da Cipolletta (ex presidente di Confindustria), ha presentato una proposta di accordo sintetizzata nella “ricetta veneta per una nuova competitività”, che prevede:

·         Abolizione di tutti gli aumenti di carattere fisso, originati prima del 1993;
·         Assorbimento di tutti i superminimi individuali ad eccezione di quelli di merito;
·         Sospensione della contrattazione di secondo livello;
·         Abolizione delle pause extra ccnl;
·         Spostamento delle festività del santo patrono e del 2 giugno alla domenica;
·         Piani di riduzione collettiva dell’orario di lavoro sotto le 40 ore settimanali;
·         Non riconoscimento della professionalità per lavori superiori e possibilità di dequalificazione;
·         Abolizione degli automatismi sui passaggi di livello 
       professionali;
·         Possibilità di assunzione a termine senza nessuna 
       limitazione e senza motivi;

Solo alcuni giorni dopo, Electrolux al Ministero delle attività produttive, rincarando la dose, ha dichiarato la chiusura dello stabilimento di Porcia, e il ridimensionamento degli altri stabilimenti, se i lavoratori non accettano queste proposte.

Tutti sanno benissimo che i salari italiani sono tra i più bassi d’Europa e che se si vuole incidere sul costo del lavoro, si deve intervenire da altre parti, ma vogliono costringere tutti i lavoratori a salari da fame. Sanno benissimo che riducendo i salari, si riducono i consumi che di conseguenza porterebbero ad altre riduzioni dell’occupazione. L'Italia ha tra i più bassi stipendi d'Europa e il costo del lavoro più alto, perché tra le aziende e i lavoratori c'è lo Stato.

DA MESI, PUR UTILIZZANDO I CONTRATTI DI SOLIDARIETA’, PAGATI DAI SOLDI DELLA COLLETIVITA’, ELECTROLUX STA TRASFERENDO LE ATTIVITA’ FUORI CATENA, NEI LABORATORI (CANTINE) DEI PAESI DELL’EST.

Electrolux, ritiri le richieste avanzate, si discuta di riduzione d’orario di lavoro, utilizzando i contratti di solidarietà, finanziate interamente del Governo, senza discriminazioni e senza il trasferimento all’estero delle attività produttive.


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