martedì 8 ottobre 2013

Quei maledetti 10 minuti


Questa mattina di buon ora presso lo stabilimento Electrolux di Solaro la FIOM è arrivata sulla linea 3 dichiarando per la stessa linea (a breve forse altrove) 10 minuti di sciopero ai quali (vista l'assenza dei delegati della CUB) i lavoratori hanno risposto con un due di picche e a scioperare si sono ritrovati in quattro.

Non diamo commenti su quanto avvenuto, la voce del popolo si è già espressa.

Qualche commento sul merito però è dovuto. Non ci piace chi non aderisce alla lotta(anche se in questo caso più che di lotta era di presa per i fondelli), ma nemmeno coloro che la orchestrano con il solo intento di lavarsi la faccia con l'acqua del gabinetto dopo aver condotto per mesi battaglie filodirigenziali.

La FIOM (e non da sola) da febbraio si è occupata (andando in giro nelle linee) in opere di convincimento circa la necessità di dover firmare ad ogni costo le proposte della dirigenza Electrolux.

Non si sono limitati alle sole opere di convincimento interne, ma le hanno fatte anche verso l'esterno, rilasciano interviste, in cui spacciandosi per supereroi, hanno fatto scrivere che tutto era a posto e che la strada maestra era quella indicata da Electrolux: "DOBBIAMO SALVARE LO STABILIMENTO".

Hanno avuto assieme a UILM e FIM incontri con la direzione generale a Mestre.
Poi seppur consapevoli delle conseguenze, TUTTI indistamente, hanno accettato di cedere alle pressioni dei propri funzionari territoriali che hanno apposto una firma sull'accordo e hanno lavorato in nuove opere di convincimento sfociate anche nelle assemblee in cui la parola d'ordine fu che o "si beveva la medicina o si moriva".
Il referendum dei lavoratori ha infine approvato con un 41%di no e 59% si.
Gran sospiro di sollievo sindacale! L'accordo poteva essere sottoscritto anche dagli RSU: "sono i lavoratori a chiedercelo".

A giugno la partenza: rotazioni discriminatorie tra lavoratori. Ma andava bene "fuori loro la ditta respira e si potrà riprendere" fu il motto tra le linee, al solo scopo di creare divisioni: quindi via le lavorazioni dei premontaggi e altro, in un crescente sempre continuo di lavoratori comandati a casa per 1 o 2 settimane, pagati dallo stato.
Poi le azioni in catena: ma vanno fatte "Electrolux soffre di competitività".
E a breve altro. poichè siamo all'inizio.

Settimana scorsa il volantinaggio: "difesa dell'accordo di marzo". Ma come? Difesa proprio dell'accordo che porta via il lavoro, che crea esuberi, crea discriminazioni e che serve solo a far chiudere la fabbrica?
Ma la linea resta omogenea rispetto a febbraio... Tiriamo avanti! "La direzione sennò si arrabbia".

Oggi lo sciopero. Quei maledetti 10 minuti di imbarazzo che potevano essere evitati. Scioperare per cosa, perchè le cose vanno male, sempre peggio e in difesa di un accordo che prevedeva tutto quello che vediamo accadere già dalla sua sottoscrizione?

Facciamo appello al buonsenso. Non ci siamo ancora arresi allo scempio che vediamo ogni giorno.
Che la lotta serva a rivedere proprio un accordo che ci stà facendo chiudere.
SU QUESTO SERVE IMPIEGARE ENERGIE E SARA' FATTO CON O SENZA DI VOI

                                                   FLMU CUB
                                                   ELECTROLUX SOLARO


Postiamo comunicato sindacale messo nelle bacheche RSU




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