La nostra
organizzazione sindacale e le nostre RSU, sono state tenute all’oscuro delle
trattativa e degli accordi su CIGS e mobilità per la crisi in Electrolux.
In pratica
abbiamo appreso assieme a voi durante le assemblee ciò che stava accadendo e il
testo dell’accordo lo abbiamo potuto leggere solo a referendum concluso.
Contro questo atteggiamento abbiamo scritto varie comunicazioni alla direzione aziendale, per
formalizzare che Electrolux non ha minimamente rispettato le disposizioni di
legge sulle informazione alla RSU. E con tutti voi la nostra posizione è stata chiara
sin da subito: è sbagliato votare un
accordo, in tutta fretta e senza il tempo di capirne i contenuti e senza averne
una copia INTEGRALE da leggere.
Ora che l’accordo dovrebbe cominciare a diventare
operativo dilaga l’incertezza.
Per questo
vogliamo fare chiarezza su alcuni diritti che ha ogni lavoratore:
ORARIO DI LAVORO:
Fare 6 ore di
lavoro al giorno (+ 2 di cassa integrazione) non significa che si passa ad un
orario part-time!
Il nostro
contratto non subisce alcuna variazione.
LEGGE 104:
Il ricalcolo va
effettuato sulla variazione dei giorni lavorativi rispetto a quelli potenziali
nell’arco del mese. Questo significa che, con il passaggio alla cassa
giornaliera, i 3 giorni della legge 104 non devono essere ricalcolati e vengono
usufruiti per intero.
FERIE E P.A.R.:
Quando un
lavoratore è in cigs la maturazione di questi istituti avviene in base a
dodicesimi di anno. Per ogni mese lavorato si matura un rateo. Se un lavoratore
supera la metà delle ore di un mese con la cigs non si matura il rateo. Se
invece si fa meno della metà del mese in cigs, si matura tutto il rateo
mensile. A nostro avviso quindi con l’attuale cassa integrazione, nessuna
decurtazione delle ferie deve essere fatta.
VARIAZIONE DI ORARIO DEL TURNO DI LAVORO:
I turni di
lavoro restano invariati. E solo un accordo può modificare l’orario previsto
dal ccnl.
Il primo turno
va dalle 6 alle 14, il secondo dalle 14 alle 22, il terzo dalle 22 alle 6. Di
conseguenza l’azienda non può, a suo piacimento e per risparmiare sulle pause
mensa, cambiare l’orario giornaliero. Deve semplicemente dire quando utilizza
la cigs, ma tutto il resto è invariato.
PAUSE E PAUSA PER USUFRUIRE DEL SERVIZIO MENSA:
Con la cassa
integrazione su base giornaliera, non viene meno il diritto alla mensa, né alle
pause per usufruire del servizio stesso. Il diritto alla pausa mensa viene
perso solo se la cassa integrazione cade durante l’orario della mensa. Nel
nostro caso l’orario del primo turno è dalle 8 alle 14 (con 2 ore di cassa a
inizio turno) e quello del secondo turno dalle 14 alle 20 (con 2 ore di cassa a
fine turno). Questo significa che la mensa sarà usufruibile come di consueto,
all’interno del proprio orario di lavoro. Vengono solo riproporzionate le pause
per effetto stancante (circa 10 minuti in meno al giorno).
ALLATTAMENTO
- DIRITTI PER LE PERSONE
INVALIDE:
La legge
consente alle lavoratrici madri, durante il primo anno del bambino/a, il
diritto a 2 ore di lavoro in meno al giorno per l’allattamento, che viene
retribuito dall’inps e quindi dalla collettività.
La direzione,
con la scusa della crisi, e utilizzando la cigs a ore giornaliera, cerca di
risparmiare sui diritti acquisiti dalle lavoratrici e dai lavoratori.
Contro questa
logica, tutti i lavoratori e le rsu devono reagire.
La FLMU CUB Electrolux Solaro MI
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